Cari amici
Luglio 2018
Preparo questa lettera da inviare con le copie
delle pagelle un poco prima. Probabilmente la riceverete a Settembre.
Probabilmente l’anno scolare sara in procinto di cominciare per allora.
Probabilmente con pena e ansia la vita continuera come d’abitudine per allora.
Probabilmente nulla cambiera, e la miseria della gente sara la stessa, forse
anche un po piu profonda. Probabilmente..................ma per oggi mi
soffermo su quanto sta passando da 2 giorni in Haiti e sopratutto nella
capitale Port-au-Prince.
Da tempo si sapeva che il prezzo della benzina
alla pompa sarebbe aumentato ma nessuno si aspettava che sarebbe stato fra il
45 e il 51%. Piu della meta in un solo colpo. Non ci voleva un Houngan
(stregone/mago) per immaginare che una tale misura avrebbe scatenato il
putiferio e cosi e stato. La folla ha
messo a ferro e fuoco la capitale per due giorni. Barricate infiammate, folla
per le strade, saccheggi selvaggi in almeno 5 supermercati, distrutte e
bruciate due pompe di benzina, saccheggiate due banche da dove hanno portato
fuori persino delle grosse cassaforti...fuori nelle strade. Due Hotel ben
conosciuti sono stati assaltati, la folla ha bruciato auto parcheggiate fuori,
la concessionaria Nissan assaltata, bruciate decine di macchine nuove
fiammanti. Gente che correva per le strade con tutto quello che potevano portarsi via dai supermercati
saccheggiati. Due posti di polizia distrutti e bruciati, aeroporto fermo da
sabato pomeriggio e voli dirottati a Santo Domingo.
7 i morti,
dei feriti non si sa nulla qualche macchina della polizia qua e la, ma nessun
intervento fisico.......avevano paura anche loro, cosi mal forniti e in numero
ridicolosamente esiguo. Fumo di copertoni che hanno riempito l’aria dalla
mattina alla sera sopratutto nel secondo giorno. Una vera e propria guerra
urbana ma totalmente anarchica che non ha trovato alcuna resistenza da parte di
nessuna autorita locale........e quando il sole decise di andarsene a dormire,
nel buio della notte, solo l’odore delle barricate infiammate restavano come
ricordo della giornata insieme con il pianto di chi aveva perso qualcuno di
caro o tutto cio che aveva. Centinaia di
persone hanno dovuto dormire dove capitava, da amici, in scuole, in chiese,
persone bloccate dal caos e incapaci di tornare a casa lo stesso giorno.
La mattina del giorno dopo, (domenica 7
Luglio) i segni della battaglia erano
ben visibili dappertutto. Decine di macchine bruciate, rocce delle barricate,
copertoni ancora fumanti, segnaletiche e cartelloni pubblicitari dappertutto a
terra o bruciati.....vetri rotti e quei supermercati distrutti. Nessuna zona fu
risparmiata dalle barricate. Oggi le moto potevano circolare ma di macchine non
ne circolava nessuna.
E incredibile constatare quanto siano riusciti a
distruggere in poche ore. Se almeno il Brasile avesse vinto contro il Belgio
forse sarebbe stato differente......la gente adora il Brasile qui e forse la
rabbia si sarebbe manifestata con molto meno violenza.
Ora non si sa bene cosa succedera. Bah, il governo
ha gia annuciato la revoca degli aumenti della benzina ma si puo forse
dichiarare questa una vittoria del popolo ???? Io penso che solo qualche imbecille
potrebbe pensarlo. Il prezzo da pagare per la distruzione di quelle ore infami
sara molto piu caro penso. Chi paghera
ora la distruzione massiva? Quanti posti di lavoro si sono persi in questi
saccheggi ? La gente si rende conto ora che ci saranno sicuramente aumenti dei
beni di consumo comunque?? Si renderanno conto che ora certi articoli per
costruzione o altri che si trovano solo in supermercati non saranno piu
accessibile per molto tempo se non attraverso la Repubblica Domenicana e a ben
piu caro prezzo?? Si renderanno conto che possibili investitori per lo sviluppo
del paese non ci penseranno nemmeno per sogno di venire in Haiti ora?? Si
renderanno conto che hanno fatto fare al paese 10 passi indietro??? Ma che
dire....ogni paese ha il suo cammino. Io posso avere la mia opinione su come
vanno le cose ma alla fine, anche se amo questo paese, sono gli Haitiani stessi
che devono trovare la propria strada. Certo e che questo popolo mi ricorda il
popolo di Israele nel suo pelegrinare nel deserto. Un cammino penoso, faticoso,
a volte incomprensibile e lungo....molto lungo. Sono in Haiti ormai da 24 anni
e ho vissuto e condiviso tante penose esperienze insieme con questo popolo.
Devo dire che l’unica volta che ho visto tanta distruzione e stato dopo il terremoto.
Quindi non so bene cosa succedera domani. Vero e
che tanta gente non aveva nulla da perdere anche prima di quanto e successo e
quindi per loro sara la solita ‘lotta’ per sopravvivere giorno dopo giorno. Ma
tutti hanno perso qualcosa in questi giorni.
Nel frattempo ecco la pagella del vostro
sostenuto. Spero che ‘il vostro’ sia stato promosso ma se non lo e stato,
portate pazienza.
Quest’anno abbiamo avuto anche la cerimonia di
graduazione dei diplomati. 52 studenti che hanno finito tutto il percorso
scolare con noi. Da quando erano piccoli. Ditemi pure che sono un ‘orgoglioso’
ma sono.....orgoglioso di questi giovani e la cerimonia di graduazione che si e
tenuta il 10 Giugno e stata motivo di orgoglio per tutta la scuola, lo staff di
direzione, gli insegnanti e ovviamente tutti i parenti. Diciamo che e un po
come aver tagliato un piccolo traguardo e ora continuaiamo a ‘tendere’ verso
cercare di fare sempre piu meglio non tanto in quantita, ma in qualita.
Le scuole sono chiuse gia da 3 settimane e come al
solito i mesi estivi saranno utilizzati per preparare il nuovo anno scolare.
Manutenzione varia delle scuole, pittura, riparazione banchi, incontri con
insegnanti e membri di direzione, preparazioni di liste delle classi per il
nuovo anno, acquisto e distribuzione della stoffa per le uniformi, acquisto di
libri e zainetti, qualche giorno di formazione per gli insegnanti e tante altre
cose.....situazione politica e sociale permettendo ovviamente. C’e anche un
container in arrivo preparato da Andrea e Marina, dell’Associazione Lakay Mwen
di Chieri. Container pieno di tante buone cose di tutti i tipi raccolti con
pazienza e dedicazione da Andrea e Marina e offerte da tanti amici e
benefattori.
La scuola di Jeremie e stata aperta a Gennaio con
circa 150 bambini. Bambini che hanno frequentato questi mesi con gioia e
regolarita. La gente della zona e molto contenta della scuola. A parte la
scuola della parrochia a circa 1 Km dal villaggio, non ci sono altre strutture
nel raggio di 6-7 chilometri e sopratutto la nostra scuola e l’unica dove i
bambini non pagano nulla; un grande aiuto per le famiglie povere della zona.
Ora stiamo anche costruendo casette di legno per
famiglie dei bambini della scuola. Non tante per ora ma la speranza e che con
il tempo riusciamo a trovare piu sostenitori.
Avrei da condividere ancora tante altre cose ma
per il momento mi fermo qui. Confesso che il pensiero di quanto e successo in
questi giorni mi pesa un po, e mi pesa ancora di piu il pensiero di quanto
potrebbe succedere in questi giorni. Il pensiero sopratutto che il paese
potrebbe cadere in una anarchia totale senza ordine o legge per un tempo.
Sarebbe veramente tragico.
Una informazione importante. Il blog della
missione non e tanto aggiornato ultimamente, percio ultime notizie e foto
datano Dicembre 2017. Un po di pazienza. Spero di trovare il modo di tenerlo
aggiornato entro breve.
Rinnovo come sempre i miei ringraziamenti per
quanto ognuno di voi fa per la missione in tanti modi differenti. E un vero
miracolo che insieme riusciamo a sostenere cosi tanti bambini e aiutare cosi
tanta gente. Spero di poter darvi buone
notizie sulla situazione di Haiti o diciamo che spero che non sentirete nessuna
notizia di Haiti mentre siete in vacanza.......il vecchio detto “nessuna nuova...buona
nuova” e benvenuto in questo caso. Vi chiedo di pregare o inviare un pensiero
per Haiti, per la tanta povera gente che soffre o soffrira per la situazione
attuale....per questo popolo che e in cammino e che in questo momento vive di
ansia. Penso ai giovani che non vedono avvenire, alle mamme che non sanno piu
come fare per sfamare i loro bambini, agli anziani che stentano a
sopravvivere.....sento tanta gente dire che preferirebbe andarsene in qualche
altro paese se solamente potessero. E come li capisco.
Un caro saluto. Grazie ancora di tutto, Maurizio
No comments:
Post a Comment