salve a tutti
venerdì 12 febbraio 2010. Maurizio scrive
come sempre copio incollo
" Venerdi 12 Febbraio 2010
30 giorni sono trascorsi da quei 40 secondi che hanno cambiato la faccia del paese. 40 piccoli secondi e ormai esiste gia nella coscienza collettiva un ‘prima’ e ‘dopo’ terremoto. Un ‘prima’ dove gia la vita era difficile e miserabile ma almeno i giovani potevano sperare e avere degli obbiettivi e le famiglie trovare qualcosa di cui vivere…….e poi un ‘dopo’ dove la gente si guarda smarrita con la sensazione del nulla davanti talmente grave e stata la distruzione.
Oggi, a un mese di distanza, il Presidente ha decretato 3 giorni di lutto Nazionale invitando la popolazione di tutto il paese alla preghiera e cosi e stato.
Strade vuote, negozi, banche e tutto chiuso, e la gente raggruppata ovunque a pregare e cantare. Sotto il sole cocente, in alcune chiese ancora intatte, con delle grandi tende di fortuna, poco importa come ma l’importante era ritrovarsi e pregare insieme. Poco importa anche la religione. Cattolici, Protestanti, Voodoisani. Tutti insieme si sta soffrendo, tutti insieme si prega.
Veramente impressionante una tale massiccia partecipazione ma il popolo Haitiano e fervente nella fede in Dio……..certo, ci sarebbe tanto da ridire sui perche, le scelte e il modo in cui vivono la loro fede ma senza dubbio, sono dei credenti ferventi e non hanno timori di dimostrarlo apertamente.
I numeri della tragedia sono impressionanti e non sto a ripeterli, basta pensare ai piu di 200.000 mila morti accertati e questo dato da un parametro per quanti potrebbero essere i feriti e i senza tetto……..e non e ancora finita. Ovunque in citta dove ci sono edifici crollati, l’odore della morte e ancora presente. Tanti sono ancora seppelliti dalle macerie. Tanti poveracci cercano di recuperare il possibile dalle macerie : porte, alluminio, rame dei cavi elettrici e perfino il ferro degli edifici che poi possono rivendere e non di rado, mentre con mazze e picconi rompono il cemento per prendere il ferro, trovano dei cadaveri e li bruciano sul posto stesso o li buttano in cassonetti della spazzatura e poi danno fuoco.
Dopo 30 giorni la situazione e un po migliorata. E vero che migliaia di gente vive in tendopoli di fortuna piu o meno grandi un po ovunque in citta ma almeno ora la maggior parte di queste tendopoli hanno servizi igienici mobili e sono fornite di acqua e cibo. Cibo e fornito anche in diversi punti della citta alla popolazione.
Malati e feriti continuano ad essere assistiti in diversi ospedali da campo o ospedali allestiti in locali disponibili. Feriti gravi sono evacuati su navi ospedali Americane, Francesi e anche Italiana. Molti feriti gravi sono stati anche mandati in America, Francia, Canada e Italia, sopratutto bambini. Insomma, diciamo che in un mese si e fatto molto per i morti, feriti e i sopravvissuti. Ora immagino che cominceranno a pensare a cosa fare con le macerie di mezza citta !! E a come ricostruire, questo si che e un grattacapo. Si vive un giorno alla volta e nella tragedia e anche buffo –se posso osare dirlo- osservare come in tanti cercano di approfittare della situazione. Per esempio, su una strada che faccio abitualmente per andare in citta esistono ora delle tendopoli in cui vivono gente che non hanno subito alcun danno ma nelle tendopoli sanno che hanno almeno cibo assicurato e la speranza che un giorno possano avere una sistemazione, una casa, decente. Paradossalmente, questi poveracci hanno la speranza di un futuro migliore ora che prima.
Sabato 13 Febbraio 2010
Secondo giorno di preghiera. Alle 6 del mattino si potevano sentire gia dei gruppi cantare e pregare………alle 6.30 ecco una scossa breve ma forte. Nessun danno credo ma queste scosse di assestamento che durano da un mese mantengono alta la psicosi e la paura fra le genti. Per qualche secondo un vocio di panico ha sostituito i canti e le preghiere ma ora rieccoli a cantare con ancora piu fervore.
Da Lunedi scorso abbiamo cominciato i lavori di riparazione e costruzione. Certo c’e cosi tanto da fare che bisogna darsi delle priorità. Un tetto ai nostri anziani e la ripresa della scuola sono le priorita e stiamo lavorando su questo ora.
Il muro di cinta di una delle scuole è quasi ultimato. L’idea e di riparare subito anche i locali della scuola e poi allestiremo delle tende provvisorie nell’ampio cortile cosi che potremo far funzionare le due scuole primarie (elementari-medie) in contemporanea al mattino e la scuola secondaria (liceo) di pomeriggio. Nel frattempo abbiamo gia sistemato gli anziani nel cortile della scuola La Providence, quella di fronte a casa, e da Lunedi cominceremo la costruzione della nuova « Maison des Vieillards » (casa per anziani)
Comunque anche oggi e domani saranno giorni di preghiera e tutto rimane chiuso.
Vedo se riesco ad andare alla Protezione Civile Italiana –che ha la base all’Ospedale di Padre Rick Frechette, sostenuto dalla Fondazione Francesca Rava- per vedere se riesco ad ottenere un loro aiuto per delle tende e per la rimozione delle macerie, ho visto che hanno mezzi pesanti anche per questo a disposizione.
Poi questo pomeriggio mi prenderò anch’io un paio d’ore di silenzio e tranquillita. Ogni tanto siedo anch’io sulla sponda del fiume della vita e là, in silenzio, osservo e ascolto e piango e rido e sospiro……per poi ritornare nel fiume."
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ciao a tutti
dg
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