Salve a tutti .
copio incollo la mail di Maurizio Barcaro scritta in aereo mentre tornava in ITALIA
Resterà alcuni giorni e augura a tutti Buona Pasqua
ecco la mail :
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Cari Amici
Sono passati ormai quasi tre mesi dal sisma che ha distrutto la capitale di Haiti ed e tempo di un piccolo bilancio. Sospeso nel 'limbo' di un aereo, fra cielo e terra, o da un'altro mondo, dall'Italia, dove mi trovo ora per qualche giorno in visita a diversi angeli custodi che sostengono il nostro operato in Haiti, trovo che sia un modo interessante per farlo. Diciamo che pone il tutto in una prospettiva differente. Per esempio il tipo di fianco a me nell'aereo che si lamenta perchè il cibo non e buono, dovrebbe passare un paio di giorni in una tendopoli caotica di Porto Principe, gli sarebbe di aiuto.
Com'e la situazione in Haiti, sopratutto nella capitale ora? Le condizioni di vita sono tuttora disumane. Passata la situazione di estrema emergenza delle prime settimane, con morti disseminati dappertutto, pianti di feriti che non potevano essere curati, lo smarrimento negli occhi di tutti, mancava cibo acqua e l'essenziale per sopravvivere, ora la gente comincia ad abituarsi a vivere in queste enormi tendopoli dove sussiste tuttora l'aiuto delle varie organizzazioni internazionali che provvedono a fornirli di cibo, acqua, servizi igienici e cure mediche, ma pero vivono ammassati in spazi ristretti. E qui non si parla di un campo profughi di qualche centinaia di persone, qui si parla di migliaia e migliaia di persone che saranno obbligate a vivere cosi per chissà quanto tempo. Di un'intera città di più di un milione e mezzo di abitanti che dorme sotto le stelle di notte.
Ma per quanto tempo la gente potrà continuare a vivere cosi? Quanto ci vorrà prima che il governo riesca a trovare una soluzione un po più decente alle tendopoli? Sono domande che non hanno tuttora risposta. Ci sono molti timori nell'aria. Il timore che i soliti politici senza scrupoli approfittino della situazione per scalare il potere con la solita retorica e tante belle promesse inutili. Il timore che la delinquenza e la criminalità ricomincino a prendere piede con forza in città. Il timore che queste tendopoli non diventino dei ghetti senza avvenire e senza speranza. Il timore che giovani e bambini che crescono in queste tendopoli, e quindi in una 'realtà' cosi differente, per tanti anni a venire non avranno la possibilità di avere un'educazione, delle scuole che possano formarli.
Cibo, acqua e cure mediche assicurano la sopravvivenza fisica in situazioni di emergenza ma un essere umano ha bisogno anche di speranza. Il popolo Haitiano è molto credente, forse c'è molta confusione nel modo in cui credono ma Dio ha un'importanza capitale nella loro esistenza e non c'e dubbio che la fede li aiuta a sostenerli in questa situazione disumana. E un popolo che ha conosciuto sofferenze e durezze di vita lungo tutto il corso della loro breve esistenza come popolo ed e incredibile vedere come, malgrado tutto, non sembra un popolo abbattuto, sconfitto da questa ennesima prova. C'è come una insita consapevolezza che la resurrezione è alle porte. Che la tragedia di questa catastrofe non sia una 'punizione' ma un mezzo per avere un paese più forte e migliore di prima. Il mio augurio è che la Pasqua che ci apprestiamo a vivere, la commemorazione della morte e resurrezione di Gesù, diventi realtà nella vita di migliaia di persone in Haiti.
Alla nostra missione le cose vanno abbastanza bene. La nuova casa accoglienza per gli anziani sorge con forza e velocità dalle ruderi delle vecchie casette distrutte dal sisma, i lavori di riparazione in una scuola sono praticamente ultimati e già da tre settimane i bambini vengono e attendono una specie di campo estivo che stiamo conducendo giusto per tenerli occupati con canti, giochi, sorrisi e un bel pasto quotidiano.
Una parte del muro di cinta della casa è stato ricostruito cosi come quello dell'altra scuola e entro breve seguiranno i lavori di ricostruzione della sala informatica, della sezione per i corsi professionali e tanto altro. Il mio desiderio è che al massimo, per Settembre, tutto potrà ricominciare a funzionare anche meglio di prima.
Chiedo un po' di pazienza a quanti mi chiedono nuove notizie dei bambini. Verso la fine di Aprile manderò nuove informazioni aggiornate e subito dopo cominceremo a fare spazio per altri bambini. I bisogni delle famiglie sono tanti sopratutto ora e cercheremo di mettere in adozione quanti più bambini possiamo. Perciò, diciamo che verso la fine di Giugno ci saranno nuove schede e foto di nuovi bambini a disposizione. Non bisogna dimenticare che i problemi sono appena cominciati e non vorrei che fra un po Haiti venga messa completamente nel 'dimenticatoio' da tutti
In questo momento, mentre sono in Italia, i ragazzi che mi seguono da tanto tempo si stanno prendendo cura di tutto ed è un sollievo sapere che ho dei ragazzi del posto su cui posso contare. La loro presenza e la sicurezza della loro fedeltà e onestà mi da la possibilità, in questi giorni, di incontrare delle persone eccezionali che rendono il nostro operato in Haiti possibile.
Delle persone estremamente 'ordinarie' che fanno delle cose 'straordinarie' senza ricercare alcuna gloria, con tanta umiltà ed entusiasmo. Partirò per Haiti il Lunedì dell'Angelo e dopo qualche giorno vi racconterò di loro sul blog.
Vi chiedo di scusarmi se ultimamente il Blog non è molto aggiornato, è colpa mia perchè non riesco a inviare aggiornamenti a Gianni D., il nostro amico che fedelmente cura il blog da anni ormai e con tanto rinnovato vigore soprattutto dopo il sisma. Chiedo scusa anche per questa lettera, che vi arriva con ritardo.
Vi ringrazio invece per la vostra presenza, considerazione, generosità e fiducia. Molti di voi, dopo il sisma, siete stati dei veri e propri sostegni morali in quei giorni di smarrimento, dimostrando tanto affetto e attenzione verso di me la mia piccola famiglia e la missione.
Auguro a tutti una buona Pasqua. Una Pasqua che mai come quest'anno per me significa veramente rinascita in tutti i sensi.
BUONA PASQUA da tutti noi, ciao Maurizio
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