salve a tutti allego copia della lettera di Maurizio : la divido in due parti per il blog
Cari amici
Mi scuso per il lungo silenzio. Al mio ritorno dall’Italia ho avuto tante cose da fare e lavoro da recuperare, e come se non bastasse il mio computer ha preso un virus e per quasi 10 giorni non ho potuto far nulla.
Dopo il bagno d’affetto ricevuto in Italia da famiglia e amici e l’appoggio generoso di organizzazioni che sostengono la missione e incontri con nuove possibili realta che hanno intenzione di sostenerci, rieccomi qui con rinnovata energia ‘morale’ e quasi certo che, con il tempo, non solo potremo ricostruire le strutture crollate o danneggiate, ma potremo anche espandere e migliorare le nostre attivita. Non c’e stato molto tempo per ‘digerire’ la mia breve visita in Italia, per inviare messaggi di ringraziamento o salutare come si deve le tante care persone che mi sono state vicine. L’unico tempo ‘libero’ che ho avuto da quando sono partito dall’Italia e rappresentato da quelle 11 ore di aereo del viaggio di ritorno. 11 ore sospeso in un limbo fra cielo e terra. 11 ore che separano due mondi completamente diversi. 11 ore passate con un susseguirsi di visi, sorrisi, sguardi, parole e attenzioni di molti di voi ancora impressi nella mia memoria. Grazie per tutto cio che avete fatto e state facendo per tutti I nostri bambini e anziani.
A 4 mesi dalla catastrofe, I problemi da affrontare restano immani. Ovviamente non c’e modo di provvedere a una sistemazione definitiva nell’immediato futuro per le centinaia di migliaia di senzatetto e quindi le tendopoli rappresentano l’unica vera alternative provissoria, con tutti I disagi e le difficolta che vivere in tenda comporta per queste famiglie che sono costrette a vivere a stretto contatto fra di loro. L’impressione e che, per ora, sono le grandi ONG e organizzazioni internazionali che provvedono a costruire e sostenere queste tendopoli in accordo con il governo locale che da il beneplacido per I siti dove costruire queste tendopoli. Cibo, cure mediche e acqua sono accessibili per tutti; certo, non in quantita, con facilita o in modo variato ma comunque nessuno muore di fame o non trova dove andare per curarsi se necessario. Le pioggie notturne non troppo frequenti fortunatamente, causano ulteriori disagi e le condizioni igieniche sono spesso precarie………ma la vita va avanti e gli Haitiani hanno grandi capacita di adattamento e sopportazione.
Le scuole invece faticano a riaprire. Un mese dopo il terremoto il governo ha fatto tante promesse per la riapertura delle scuole ma purtroppo ha potuto fare ben poco finora. Con il 75% delle scuole crollate o rese inagibili dal sisma, era comunque inimmaginabile che si potesse tornare alla ‘normalita’ entro breve. A Port-au-Prince la maggior parte delle scuole sono private e quindi ricevono una retta dalle famiglie dei bambini per poter pagare gli insegnanti e provvedere alle altre spese. Ma non c’e famiglia che non sia stata ‘sinistrata’ dal sisma e quindi, anche se queste scuole potrebbero riaprire, come potrebbero pagare gli insegnanti? Le scuole statali invece sono gratuite ma sono poche e anche queste danneggiate o crollate. Insomma, scuole distrutte e inagibili, impossibilita di pagare gli insegnanti, manco di materiale scolastico, paura di tornare sotto delle strutture di cemento anche se sono agibili, manco di tende o tettoie per tutte le scuole………..l’impressione e che il problema della scuola sara rimandato a Settembre e chi gia ha riaperto o potra riaprire si arrangera come potra. Nel frattempo, nelle scorse settimane, ci sono state manifestazioni di studenti, frustrati dalle promesse non mantenute dallo stato che comunque non hanno causato scompigli nel paese.
Sotto il punto di vista della sicurezza va abbastanza bene considerando la situazione in generale. Militari Americani e delle Nazioni Unite fiancheggiano la polizia nazionale in tutto e non sembra ci sia un aumento della criminalita o altro. SI sente parlare però di bambini e adolescenti che, avendo perso famiglia, si aggregano a delle bande di Cite Soleil e questo fa nascere il timore del ritorno del fenomeno delle bande organizzate che fra il 2004 e il 2006 porto scompiglio e sofferenze nella capitale con sequestri, furti, omicidi e tanta criminalita.
Sotto un punto di vista politico c’e un po di confusione. Febbraio 2010 era la data per le nuove elezioni presidenziali ma con quello che e successo c’e stata la proposta da parte del Governo per far slittare le elezioni a Settembre. Anche se una mossa del genere sembra essere evidente e scontata vista la situazione e lo stato di estrema emergenza, la cosa non e piaciuta a diversi politici dell’opposizione che interpreta il tutto come un piano del Presidente per restare in carica anche per gli anni a venire. Percio hanno fatto un po di ostruzione nei mesi scorsi ma senato e parlamento hanno accettato lo ‘slittamento’ delle elezini e speriamo che questi politici non si attivino per seminare il caos.
segue seconda parte nel post successivo
No comments:
Post a Comment