Cari amici
Beatrice
avrà si e no 14 anni e come molti altri venditori ambulanti che
passano sotto la finestra di casa dalla mattina alla sera, anche lei
gridava ai quattro venti la mercanzia che aveva da vendere, due
bicchieri per 50 Gourdes (1 euro). Puo darsi che in giorni normali la
sua voce faceva parte delle mille voci e suoni della giornata, una
‘musica’ abitudinaria alla quale non si presta piu attenzione, ma
quel giorno lo stridio della sua vocina attirò la mia curiosita.
Beatrice (Beatris....) vive a 20 minuti dalla missione con due
sorelle, un fratellino, la mamma “pazza” (cosi l’ha definita) e
la nonna mezza handicappata.....il papà li ha lasciati tempo fa.
La
baracca in cui vivono si trova in una zona molto povera ed e
ovviamente una baracca miserabile. Da come parla Beatris, è senza
dubbio lei la capo famiglia in quanto e la piu grande della prole.
Dice che da 3 anni fa la Komes (l’ambulante) e vende cose
differenti secondo la stagione, o i saldi che fanno certi magazzini o
i soldi a disposizione......”vendo bicchieri ora” mi disse con
tono orgoglioso e un magnifico sorriso. Non ha ancora quella capacita
di far conversazione ma risponde alle mie domande con chiarezza e
disarmante semplicità.....vivevano in città prima, il papà se ne è
andato a Santo Domingo dopo il terremoto e di lui non si sa piu
nulla, la mamma che è diventata pazza (cosi l’ha definita) a causa
della vita troppo dura, la nonna che e rimasta kokobe (handicappata)
sotto le macerie del terremoto, il peregrinare della famiglia in
cerca di un posto per vivere, le miserie, la fame le notti passate
anche al chiaro di luna. Beatris fa la Komes “..perche la mamma ha
bisogno di aiuto.....” mi dice con sguardo sorpreso dalla
‘stupidita’ della mia domanda che aveva ovvia risposta anche per
una bambina come lei. Beatris ha una voce squillante e occhi gioiosi
e buoni mentre parla, Beatris un giorno vuole andare a scuola.
Beatris non conosce il contrario di vivere in miseria e forse questo
e il segreto dei suoi occhi gioiosi malgrado tutto.
Beatris
mette per terra finalmente il cartone che aveva sulla testa, lo apre,
mi vende tutti i bicchieri per un valore di 20 euro e non sa bene
come contenere la sua gioia, Natale e vicino e ora ha un po di soldi
per la famiglia. Beatris se ne va e Beatris ritorna. Dopo 30
minuti; la guardia mi chiama e mi dice che c’e una bambina che
vuole parlare con me, e Beatris con un piccolo pacchettino in mano,
due bicchieri in regalo perchè ne avevo comprati tanti. Lascio che
Beatris si goda il gesto di fare un regalo e non le do nulla.
Manderò
un po' di cibo dove abita il 24 e ci sono ancora un paio di casette
nel villaggio che sono vuote.....ma questo lo lasciamo per il futuro.
Per me la stella di Natale è già passata, una stella piccola e
anonima che mi fa ricordare che il Natale, cosi come la vita, e una
storia di condivisione, di pace, di accettazione, di realismo, di
sacrificio, di pazienza. Beatris se ne va tutta contenta, Beatris non
ha chiesto nulla e mi ha lasciato senza dubbio piu ricco di prima.
Buon Natale Beatris........Buon Natale cari amici e spero che anche
voi abbiate la fortuna di ‘vedere’ la stella che passera
sicuramente sul vostro sentiero, una stella che dice che si; e vero
che viviamo in un periodo piuttosto difficile e pieno di ansia a
causa di guerre e crisi varie ma che in fin dei conti ci sono valori
che rimangono insiti nel cuore di tutti e che hanno bisogno ogni
tanto di essere riaccesi dalla scintilla che porta questa piccola
stella anonima che ognuno trova sul proprio cammino. Maurizio
SEGUE......
Cari amici
Queste ultime 3-4 settimane
sono state un po difficili. Bande armate hanno seminato terrore
nella zona della Plaine, dove siamo anche noi. Una zona piuttosto
ampia dove appunto da circa 1 mese queste bande fanno razzie in case
private e rubano o picchiano le persone e addirittura violentano le
donne che trovano nelle case. All ‘annuncio dei primi casi,
diversi giovani e uomini della zona hanno organizzato delle squadre
di vigilanza di quartiere. In pratica per 3 settimane andavano in
giro per i quartieri circostanti facendo rumore, sparando in aria,
segnalandosi l’un l’altro con fischietti o segnali speciali e di
solito fino alle 2-3 del mattino. La polizia non ha agito
immediatamente anche perche un fenomeno del genere non si era mai
verificato prima. Pero dopo un paio di settimane la polizia ha
cominciato a organizzare delle pattuglie e sembra che abbiano
arrestato molti banditi. La piu parte sono dei giovani deportati
dalla Repubblica Domenicana o dagli Stati Uniti, giovani che avevano
comunque dei contatti fra i giovani dei quartieri che li ospitavano e
offrivano informazioni sui possibili « candidati » alle
rapine. Anche noi abbiamo avuto dei problemi e per un tempo ho dovuto
tenere di notte la guardia armata e altri 2 giovani che sorvegliavano
il perimetro della missione. Poi la cosa e andata via via scemando
e ora va abbastanza bene.
Il 25 Ottobre ci sono state
le elezioni Presidenziali e per la prima volta in 21 anni da quando
sono qui, si sono svolte pacificamente e senza nessun grosso problema
di violenza. Un buon segno di maturita direi. Nessuno dei 53
potenziali candidati ha avuto la maggiornanza assoluta e al secondo
turno – che si terra il 27 Dicembre - ci vanno i primi due che
hanno avuto la maggioranza di voti. La democrazia e come un bambino
che cresce e poco a poco matura. Non si puo dare una casa e soldi e
le chiavi di una macchina a un bambino di 10 anni e dirgli che da ora
in poi si deve arrangiare da solo, cosi come non si puo pretendere
che un popolo che ha vissuto in dittatura per generazioni possa da un
giorno all’altro trovare un sistema democratico per crescere come
societa. Forse molti problemi legati al terrorismo oggi, sono un po
il prodotto di alcuni paesi occidentali che pensavano che bastava
togliere un dittatore da un paese e si instaurava automaticamente la
democrazia, mentre al contrario, il risultato e sotto gli occhi di
tutti.
Le scuole funzionano a
pieno ritmo ora dopo un paio di mesi di frequenza inconsistente dei
bambini a causa di diversi problemi sociali. L’anno scolastico e
cominciato ufficialmente a Settembre ma come accade ogni anno qui, ci
sono volute 3 settimane prima di avere la presenza di piu del 90% dei
bambini della scuola. Dall’inizio di Ottobre fino alla prima
settimana di Novembre non abbiamo mai avuto una settimana completa di
scuola a causa di feste, elezioni presidenziali, disordini in
occasione dei risultati e come se non bastasse, il Ministero ha
imposto che tutte le scuole abbiano 2-3 giorni di formazione
pedagogica per gli insegnanti 3 volte durante l’anno scolastico. In
quei giorni i bambini non vengono a scuola. Ecco, diciamo che e
frustrante avere cosi tanti giorni dove i bambini non vengono a
scuola non certo per colpa loro, o nostra. Comunque ora sembra che
ci sia un po di continuita almeno fino le vacanze di Natale. La piu
parte dei bambini e giovani delle scuole sono di famiglie molto
povere e non avrebbero la possibilita di beneficiare di una
istruzione se le scuole non fossero presenti nel quartiere.
Continua il corso di
informatica per il liceo, sono sempre a disposizione i computers per
le ultime due classi dei giovani della secondaria per ricerche di
studio e anche gli insegnanti hanno un corso di informatica tutto per
loro. Il corso di musica e artigianato sono sempre accessibili e
fequentati da un buon numero di bambini e giovani cosi come il corso
di cucito. Il corso di falegnameria invece non attira piu i giovani,
sembra che diventare falegname non interessa piu anche qui. La
Biblioteca invece, senza esagerare, e diventata un pezzo da museo.
Nessuno la frequenta da tempo. Ci tengo a precisare che anche in
Haiti ormai, perfino il desk-top non attira piu. Con l’avvento dei
Tablet, I-pod e smartphone i giovani anche qui sono stati stregati
dai social media......whatsapp, twitter, istagram e altro. Si trovano
smartphone di seconda mano molto economici e anche la compagnia di
telefono piu diffusa qui, ogni tanto fa entrare nel mercato qualche
smartphone dai prezzi stracciati che ormai in paesi occidentali sono
gia obsoleti ma qui vanno benissimo e l’accesso a internet e ormai
diventato comune anche qui. E pensare che quando sono arrivato in
Haiti 21 anni fa bisognava andare alla Teleco, in un locale scuro con
la vernice scrostata ai muri, dove c’era l’operatrice che ti
chiedeva il numero che volevi chiamare, ti mandava in una cabina e
quando riusciva a contattare la persona ti urlava dall’altra parte
del corridoio dicendo quale numero di bottone si doveva pigiare.
Continuiamo a prenderci
cura dei nostri anziani, Dutervil Deus, Lafortune Jermaine, Mercier
Sonel e Saint Fort Juliana ci hanno lasciati nel corso dell’anno,
sono deceduti e spero riposino in pace dovunque essi siano. Al
momento abbiamo 26 anziani ospiti qui alla missione. 26 anime
nascoste e umili che si accontentano di tutto e hanno sempre un
sorriso pronto sulle labbra e la pace negli occhi.
Fra il 21 Maggio 2015 e il
21 Novembre 2015 sono nati il “Village la Paix” e il“Village
l’Espoir”.
Due villaggi che ospitano
un totale di 40 casette di circa 55 mq ciascuna. 20 famiglie hanno
gia ricevuto in dono una casetta e altrettante le riceveranno entro
la fine di Novembre. 40 famiglie per un totale di circa 210-230
persone che ne beneficeranno. Madri di famiglie che nemmeno in una
vita di lavoro avrebbero potuto permettersi di costruire una tale
casetta.
E stato faticoso e
impegnativo realizzare questo progetto ma sono bastate le lacrime di
ringraziamento di una delle mamme per spazzare via questi mesi di
fatica. Mi scuso per aver trascurato un po il fatto di inviare
notizie e foto da Maggio a oggi ma il risultato sono i due villaggi e
le 40 famiglie che avranno meno affanni nella vita e penso che anche
voi potete portare un po di pazienza se i risultati sono questi.
Come al solito ringrazio
tutti voi, che, in un modo o un’altro, sostenete le attivita della
missione con grande generosita attraverso l’Associazione Lakay
Mwen di Chieri. Non vi nascondo che la crisi in Italia accompagnata
dalla svalutazione del dollaro che ormai si cambia quasi alla pari,
avra delle ripercussioni negative anche qui alla missione. Non so
bene come ma qualche problema ci sara. Immagino che tutti coloro che
fra di voi hanno famiglia sanno bene che quando ci sono un po di
problemi economici bisogna per forza stringere un po la cinghia qua e
la. E quello che dovremo fare anche noi se continua cosi e allo
stesso tempo bisognera raddoppiare gli sforzi per attirare piu amici
nella famiglia de « Lakay Mwen » A volte i problemi
vengono come ‘prove’ e sono passeggeri. Grazie cari amici per il
vostro aiuto.
Non ci sono dubbi che il
mondo in generale sta attraversando un periodo di tensione e ansia.
Natale si avvicina ma sono tamburi di guerra che si sentono
attraverso i social media che portano in un attimo nella casa di
tutti tristi notizie come esodi di massa o gli orribili fatti degli
attentati a Parigi, Kenya o quelli quasi quotidiani in Irak e
altrove e poi c’e il fenomeno di questa orda inumana di esseri che
compongono il Califfato Islamico.
Tutti segni di una poverta
ben piu difficile da sradicare. La poverta che esiste in Haiti si
risolve offrendo cibo, cure mediche, scolarita e un tetto per
vivere......ma quella ‘poverta’, la poverta del cuore che da via
libera al male allo stato puro......quella poverta e cieca e
francamente, non ho la piu pallida idea di come si possa trasformare
o allievare.
Un augurio di Buon Natale
di pace e serenita a tutti voi, Maurizio
Cari amici
Queste ultime 3-4 settimane
sono state un po difficili. Bande armate hanno seminato terrore
nella zona della Plaine, dove siamo anche noi. Una zona piuttosto
ampia dove appunto da circa 1 mese queste bande fanno razzie in case
private e rubano o picchiano le persone e addirittura violentano le
donne che trovano nelle case. All ‘annuncio dei primi casi,
diversi giovani e uomini della zona hanno organizzato delle squadre
di vigilanza di quartiere. In pratica per 3 settimane andavano in
giro per i quartieri circostanti facendo rumore, sparando in aria,
segnalandosi l’un l’altro con fischietti o segnali speciali e di
solito fino alle 2-3 del mattino. La polizia non ha agito
immediatamente anche perche un fenomeno del genere non si era mai
verificato prima. Pero dopo un paio di settimane la polizia ha
cominciato a organizzare delle pattuglie e sembra che abbiano
arrestato molti banditi. La piu parte sono dei giovani deportati
dalla Repubblica Domenicana o dagli Stati Uniti, giovani che avevano
comunque dei contatti fra i giovani dei quartieri che li ospitavano e
offrivano informazioni sui possibili « candidati » alle
rapine. Anche noi abbiamo avuto dei problemi e per un tempo ho dovuto
tenere di notte la guardia armata e altri 2 giovani che sorvegliavano
il perimetro della missione. Poi la cosa e andata via via scemando
e ora va abbastanza bene.
Il 25 Ottobre ci sono state
le elezioni Presidenziali e per la prima volta in 21 anni da quando
sono qui, si sono svolte pacificamente e senza nessun grosso problema
di violenza. Un buon segno di maturita direi. Nessuno dei 53
potenziali candidati ha avuto la maggiornanza assoluta e al secondo
turno – che si terra il 27 Dicembre - ci vanno i primi due che
hanno avuto la maggioranza di voti. La democrazia e come un bambino
che cresce e poco a poco matura. Non si puo dare una casa e soldi e
le chiavi di una macchina a un bambino di 10 anni e dirgli che da ora
in poi si deve arrangiare da solo, cosi come non si puo pretendere
che un popolo che ha vissuto in dittatura per generazioni possa da un
giorno all’altro trovare un sistema democratico per crescere come
societa. Forse molti problemi legati al terrorismo oggi, sono un po
il prodotto di alcuni paesi occidentali che pensavano che bastava
togliere un dittatore da un paese e si instaurava automaticamente la
democrazia, mentre al contrario, il risultato e sotto gli occhi di
tutti.
Le scuole funzionano a
pieno ritmo ora dopo un paio di mesi di frequenza inconsistente dei
bambini a causa di diversi problemi sociali. L’anno scolastico e
cominciato ufficialmente a Settembre ma come accade ogni anno qui, ci
sono volute 3 settimane prima di avere la presenza di piu del 90% dei
bambini della scuola. Dall’inizio di Ottobre fino alla prima
settimana di Novembre non abbiamo mai avuto una settimana completa di
scuola a causa di feste, elezioni presidenziali, disordini in
occasione dei risultati e come se non bastasse, il Ministero ha
imposto che tutte le scuole abbiano 2-3 giorni di formazione
pedagogica per gli insegnanti 3 volte durante l’anno scolastico. In
quei giorni i bambini non vengono a scuola. Ecco, diciamo che e
frustrante avere cosi tanti giorni dove i bambini non vengono a
scuola non certo per colpa loro, o nostra. Comunque ora sembra che
ci sia un po di continuita almeno fino le vacanze di Natale. La piu
parte dei bambini e giovani delle scuole sono di famiglie molto
povere e non avrebbero la possibilita di beneficiare di una
istruzione se le scuole non fossero presenti nel quartiere.
Continua il corso di
informatica per il liceo, sono sempre a disposizione i computers per
le ultime due classi dei giovani della secondaria per ricerche di
studio e anche gli insegnanti hanno un corso di informatica tutto per
loro. Il corso di musica e artigianato sono sempre accessibili e
fequentati da un buon numero di bambini e giovani cosi come il corso
di cucito. Il corso di falegnameria invece non attira piu i giovani,
sembra che diventare falegname non interessa piu anche qui. La
Biblioteca invece, senza esagerare, e diventata un pezzo da museo.
Nessuno la frequenta da tempo. Ci tengo a precisare che anche in
Haiti ormai, perfino il desk-top non attira piu. Con l’avvento dei
Tablet, I-pod e smartphone i giovani anche qui sono stati stregati
dai social media......whatsapp, twitter, istagram e altro. Si trovano
smartphone di seconda mano molto economici e anche la compagnia di
telefono piu diffusa qui, ogni tanto fa entrare nel mercato qualche
smartphone dai prezzi stracciati che ormai in paesi occidentali sono
gia obsoleti ma qui vanno benissimo e l’accesso a internet e ormai
diventato comune anche qui. E pensare che quando sono arrivato in
Haiti 21 anni fa bisognava andare alla Teleco, in un locale scuro con
la vernice scrostata ai muri, dove c’era l’operatrice che ti
chiedeva il numero che volevi chiamare, ti mandava in una cabina e
quando riusciva a contattare la persona ti urlava dall’altra parte
del corridoio dicendo quale numero di bottone si doveva pigiare.
Continuiamo a prenderci
cura dei nostri anziani, Dutervil Deus, Lafortune Jermaine, Mercier
Sonel e Saint Fort Juliana ci hanno lasciati nel corso dell’anno,
sono deceduti e spero riposino in pace dovunque essi siano. Al
momento abbiamo 26 anziani ospiti qui alla missione. 26 anime
nascoste e umili che si accontentano di tutto e hanno sempre un
sorriso pronto sulle labbra e la pace negli occhi.
Fra il 21 Maggio 2015 e il
21 Novembre 2015 sono nati il “Village la Paix” e il“Village
l’Espoir”.
Due villaggi che ospitano
un totale di 40 casette di circa 55 mq ciascuna. 20 famiglie hanno
gia ricevuto in dono una casetta e altrettante le riceveranno entro
la fine di Novembre. 40 famiglie per un totale di circa 210-230
persone che ne beneficeranno. Madri di famiglie che nemmeno in una
vita di lavoro avrebbero potuto permettersi di costruire una tale
casetta.
E stato faticoso e
impegnativo realizzare questo progetto ma sono bastate le lacrime di
ringraziamento di una delle mamme per spazzare via questi mesi di
fatica. Mi scuso per aver trascurato un po il fatto di inviare
notizie e foto da Maggio a oggi ma il risultato sono i due villaggi e
le 40 famiglie che avranno meno affanni nella vita e penso che anche
voi potete portare un po di pazienza se i risultati sono questi.
Come al solito ringrazio
tutti voi, che, in un modo o un’altro, sostenete le attivita della
missione con grande generosita attraverso l’Associazione Lakay
Mwen di Chieri. Non vi nascondo che la crisi in Italia accompagnata
dalla svalutazione del dollaro che ormai si cambia quasi alla pari,
avra delle ripercussioni negative anche qui alla missione. Non so
bene come ma qualche problema ci sara. Immagino che tutti coloro che
fra di voi hanno famiglia sanno bene che quando ci sono un po di
problemi economici bisogna per forza stringere un po la cinghia qua e
la. E quello che dovremo fare anche noi se continua cosi e allo
stesso tempo bisognera raddoppiare gli sforzi per attirare piu amici
nella famiglia de « Lakay Mwen » A volte i problemi
vengono come ‘prove’ e sono passeggeri. Grazie cari amici per il
vostro aiuto.
Non ci sono dubbi che il
mondo in generale sta attraversando un periodo di tensione e ansia.
Natale si avvicina ma sono tamburi di guerra che si sentono
attraverso i social media che portano in un attimo nella casa di
tutti tristi notizie come esodi di massa o gli orribili fatti degli
attentati a Parigi, Kenya o quelli quasi quotidiani in Irak e
altrove e poi c’e il fenomeno di questa orda inumana di esseri che
compongono il Califfato Islamico.
Tutti segni di una poverta
ben piu difficile da sradicare. La poverta che esiste in Haiti si
risolve offrendo cibo, cure mediche, scolarita e un tetto per
vivere......ma quella ‘poverta’, la poverta del cuore che da via
libera al male allo stato puro......quella poverta e cieca e
francamente, non ho la piu pallida idea di come si possa trasformare
o allievare.
Un augurio di Buon Natale
di pace e serenita a tutti voi, Maurizio
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