Thursday, December 24, 2015

BEATRICE UNA STORIA E TANTI AUGURI

Cari amici
Beatrice avrà si e no 14 anni e come molti altri venditori ambulanti che passano sotto la finestra di casa dalla mattina alla sera, anche lei gridava ai quattro venti la mercanzia che aveva da vendere, due bicchieri per 50 Gourdes (1 euro). Puo darsi che in giorni normali la sua voce faceva parte delle mille voci e suoni della giornata, una ‘musica’ abitudinaria alla quale non si presta piu attenzione, ma quel giorno lo stridio della sua vocina attirò la mia curiosita. Beatrice (Beatris....) vive a 20 minuti dalla missione con due sorelle, un fratellino, la mamma “pazza” (cosi l’ha definita) e la nonna mezza handicappata.....il papà li ha lasciati tempo fa.
La baracca in cui vivono si trova in una zona molto povera ed e ovviamente una baracca miserabile. Da come parla Beatris, è senza dubbio lei la capo famiglia in quanto e la piu grande della prole. 
Dice che da 3 anni fa la Komes (l’ambulante) e vende cose differenti secondo la stagione, o i saldi che fanno certi magazzini o i soldi a disposizione......”vendo bicchieri ora” mi disse con tono orgoglioso e un magnifico sorriso. Non ha ancora quella capacita di far conversazione ma risponde alle mie domande con chiarezza e disarmante semplicità.....vivevano in città prima, il papà se ne è andato a Santo Domingo dopo il terremoto e di lui non si sa piu nulla, la mamma che è diventata pazza (cosi l’ha definita) a causa della vita troppo dura, la nonna che e rimasta kokobe (handicappata) sotto le macerie del terremoto, il peregrinare della famiglia in cerca di un posto per vivere, le miserie, la fame le notti passate anche al chiaro di luna. Beatris fa la Komes “..perche la mamma ha bisogno di aiuto.....” mi dice con sguardo sorpreso dalla ‘stupidita’ della mia domanda che aveva ovvia risposta anche per una bambina come lei. Beatris ha una voce squillante e occhi gioiosi e buoni mentre parla, Beatris un giorno vuole andare a scuola. Beatris non conosce il contrario di vivere in miseria e forse questo e il segreto dei suoi occhi gioiosi malgrado tutto.
Beatris mette per terra finalmente il cartone che aveva sulla testa, lo apre, mi vende tutti i bicchieri per un valore di 20 euro e non sa bene come contenere la sua gioia, Natale e vicino e ora ha un po di soldi per la famiglia. Beatris se ne va e Beatris ritorna. Dopo 30 minuti; la guardia mi chiama e mi dice che c’e una bambina che vuole parlare con me, e Beatris con un piccolo pacchettino in mano, due bicchieri in regalo perchè ne avevo comprati tanti. Lascio che Beatris si goda il gesto di fare un regalo e non le do nulla.
 Manderò un po' di cibo dove abita il 24 e ci sono ancora un paio di casette nel villaggio che sono vuote.....ma questo lo lasciamo per il futuro. Per me la stella di Natale è già passata, una stella piccola e anonima che mi fa ricordare che il Natale, cosi come la vita, e una storia di condivisione, di pace, di accettazione, di realismo, di sacrificio, di pazienza. Beatris se ne va tutta contenta, Beatris non ha chiesto nulla e mi ha lasciato senza dubbio piu ricco di prima. 
Buon Natale Beatris........Buon Natale cari amici e spero che anche voi abbiate la fortuna di ‘vedere’ la stella che passera sicuramente sul vostro sentiero, una stella che dice che si; e vero che viviamo in un periodo piuttosto difficile e pieno di ansia a causa di guerre e crisi varie ma che in fin dei conti ci sono valori che rimangono insiti nel cuore di tutti e che hanno bisogno ogni tanto di essere riaccesi dalla scintilla che porta questa piccola stella anonima che ognuno trova sul proprio cammino. Maurizio

SEGUE......
Cari amici

Queste ultime 3-4 settimane sono state un po difficili. Bande armate hanno seminato terrore nella zona della Plaine, dove siamo anche noi. Una zona piuttosto ampia dove appunto da circa 1 mese queste bande fanno razzie in case private e rubano o picchiano le persone e addirittura violentano le donne che trovano nelle case. All ‘annuncio dei primi casi, diversi giovani e uomini della zona hanno organizzato delle squadre di vigilanza di quartiere. In pratica per 3 settimane andavano in giro per i quartieri circostanti facendo rumore, sparando in aria, segnalandosi l’un l’altro con fischietti o segnali speciali e di solito fino alle 2-3 del mattino. La polizia non ha agito immediatamente anche perche un fenomeno del genere non si era mai verificato prima. Pero dopo un paio di settimane la polizia ha cominciato a organizzare delle pattuglie e sembra che abbiano arrestato molti banditi. La piu parte sono dei giovani deportati dalla Repubblica Domenicana o dagli Stati Uniti, giovani che avevano comunque dei contatti fra i giovani dei quartieri che li ospitavano e offrivano informazioni sui possibili « candidati » alle rapine. Anche noi abbiamo avuto dei problemi e per un tempo ho dovuto tenere di notte la guardia armata e altri 2 giovani che sorvegliavano il perimetro della missione. Poi la cosa e andata via via scemando e ora va abbastanza bene.

Il 25 Ottobre ci sono state le elezioni Presidenziali e per la prima volta in 21 anni da quando sono qui, si sono svolte pacificamente e senza nessun grosso problema di violenza. Un buon segno di maturita direi. Nessuno dei 53 potenziali candidati ha avuto la maggiornanza assoluta e al secondo turno – che si terra il 27 Dicembre - ci vanno i primi due che hanno avuto la maggioranza di voti. La democrazia e come un bambino che cresce e poco a poco matura. Non si puo dare una casa e soldi e le chiavi di una macchina a un bambino di 10 anni e dirgli che da ora in poi si deve arrangiare da solo, cosi come non si puo pretendere che un popolo che ha vissuto in dittatura per generazioni possa da un giorno all’altro trovare un sistema democratico per crescere come societa. Forse molti problemi legati al terrorismo oggi, sono un po il prodotto di alcuni paesi occidentali che pensavano che bastava togliere un dittatore da un paese e si instaurava automaticamente la democrazia, mentre al contrario, il risultato e sotto gli occhi di tutti.
Le scuole funzionano a pieno ritmo ora dopo un paio di mesi di frequenza inconsistente dei bambini a causa di diversi problemi sociali. L’anno scolastico e cominciato ufficialmente a Settembre ma come accade ogni anno qui, ci sono volute 3 settimane prima di avere la presenza di piu del 90% dei bambini della scuola. Dall’inizio di Ottobre fino alla prima settimana di Novembre non abbiamo mai avuto una settimana completa di scuola a causa di feste, elezioni presidenziali, disordini in occasione dei risultati e come se non bastasse, il Ministero ha imposto che tutte le scuole abbiano 2-3 giorni di formazione pedagogica per gli insegnanti 3 volte durante l’anno scolastico. In quei giorni i bambini non vengono a scuola. Ecco, diciamo che e frustrante avere cosi tanti giorni dove i bambini non vengono a scuola non certo per colpa loro, o nostra. Comunque ora sembra che ci sia un po di continuita almeno fino le vacanze di Natale. La piu parte dei bambini e giovani delle scuole sono di famiglie molto povere e non avrebbero la possibilita di beneficiare di una istruzione se le scuole non fossero presenti nel quartiere.

Continua il corso di informatica per il liceo, sono sempre a disposizione i computers per le ultime due classi dei giovani della secondaria per ricerche di studio e anche gli insegnanti hanno un corso di informatica tutto per loro. Il corso di musica e artigianato sono sempre accessibili e fequentati da un buon numero di bambini e giovani cosi come il corso di cucito. Il corso di falegnameria invece non attira piu i giovani, sembra che diventare falegname non interessa piu anche qui. La Biblioteca invece, senza esagerare, e diventata un pezzo da museo. Nessuno la frequenta da tempo. Ci tengo a precisare che anche in Haiti ormai, perfino il desk-top non attira piu. Con l’avvento dei Tablet, I-pod e smartphone i giovani anche qui sono stati stregati dai social media......whatsapp, twitter, istagram e altro. Si trovano smartphone di seconda mano molto economici e anche la compagnia di telefono piu diffusa qui, ogni tanto fa entrare nel mercato qualche smartphone dai prezzi stracciati che ormai in paesi occidentali sono gia obsoleti ma qui vanno benissimo e l’accesso a internet e ormai diventato comune anche qui. E pensare che quando sono arrivato in Haiti 21 anni fa bisognava andare alla Teleco, in un locale scuro con la vernice scrostata ai muri, dove c’era l’operatrice che ti chiedeva il numero che volevi chiamare, ti mandava in una cabina e quando riusciva a contattare la persona ti urlava dall’altra parte del corridoio dicendo quale numero di bottone si doveva pigiare.
Continuiamo a prenderci cura dei nostri anziani, Dutervil Deus, Lafortune Jermaine, Mercier Sonel e Saint Fort Juliana ci hanno lasciati nel corso dell’anno, sono deceduti e spero riposino in pace dovunque essi siano. Al momento abbiamo 26 anziani ospiti qui alla missione. 26 anime nascoste e umili che si accontentano di tutto e hanno sempre un sorriso pronto sulle labbra e la pace negli occhi.

Fra il 21 Maggio 2015 e il 21 Novembre 2015 sono nati il “Village la Paix” e il“Village l’Espoir”.
Due villaggi che ospitano un totale di 40 casette di circa 55 mq ciascuna. 20 famiglie hanno gia ricevuto in dono una casetta e altrettante le riceveranno entro la fine di Novembre. 40 famiglie per un totale di circa 210-230 persone che ne beneficeranno. Madri di famiglie che nemmeno in una vita di lavoro avrebbero potuto permettersi di costruire una tale casetta.
E stato faticoso e impegnativo realizzare questo progetto ma sono bastate le lacrime di ringraziamento di una delle mamme per spazzare via questi mesi di fatica. Mi scuso per aver trascurato un po il fatto di inviare notizie e foto da Maggio a oggi ma il risultato sono i due villaggi e le 40 famiglie che avranno meno affanni nella vita e penso che anche voi potete portare un po di pazienza se i risultati sono questi.

Come al solito ringrazio tutti voi, che, in un modo o un’altro, sostenete le attivita della missione con grande generosita attraverso l’Associazione Lakay Mwen di Chieri. Non vi nascondo che la crisi in Italia accompagnata dalla svalutazione del dollaro che ormai si cambia quasi alla pari, avra delle ripercussioni negative anche qui alla missione. Non so bene come ma qualche problema ci sara. Immagino che tutti coloro che fra di voi hanno famiglia sanno bene che quando ci sono un po di problemi economici bisogna per forza stringere un po la cinghia qua e la. E quello che dovremo fare anche noi se continua cosi e allo stesso tempo bisognera raddoppiare gli sforzi per attirare piu amici nella famiglia de « Lakay Mwen » A volte i problemi vengono come ‘prove’ e sono passeggeri. Grazie cari amici per il vostro aiuto.

Non ci sono dubbi che il mondo in generale sta attraversando un periodo di tensione e ansia. Natale si avvicina ma sono tamburi di guerra che si sentono attraverso i social media che portano in un attimo nella casa di tutti tristi notizie come esodi di massa o gli orribili fatti degli attentati a Parigi, Kenya o quelli quasi quotidiani in Irak e altrove e poi c’e il fenomeno di questa orda inumana di esseri che compongono il Califfato Islamico.
Tutti segni di una poverta ben piu difficile da sradicare. La poverta che esiste in Haiti si risolve offrendo cibo, cure mediche, scolarita e un tetto per vivere......ma quella ‘poverta’, la poverta del cuore che da via libera al male allo stato puro......quella poverta e cieca e francamente, non ho la piu pallida idea di come si possa trasformare o allievare.

 SEGUE...............

Un augurio di Buon Natale di pace e serenita a tutti voi, Maurizio

Cari amici

Queste ultime 3-4 settimane sono state un po difficili. Bande armate hanno seminato terrore nella zona della Plaine, dove siamo anche noi. Una zona piuttosto ampia dove appunto da circa 1 mese queste bande fanno razzie in case private e rubano o picchiano le persone e addirittura violentano le donne che trovano nelle case. All ‘annuncio dei primi casi, diversi giovani e uomini della zona hanno organizzato delle squadre di vigilanza di quartiere. In pratica per 3 settimane andavano in giro per i quartieri circostanti facendo rumore, sparando in aria, segnalandosi l’un l’altro con fischietti o segnali speciali e di solito fino alle 2-3 del mattino. La polizia non ha agito immediatamente anche perche un fenomeno del genere non si era mai verificato prima. Pero dopo un paio di settimane la polizia ha cominciato a organizzare delle pattuglie e sembra che abbiano arrestato molti banditi. La piu parte sono dei giovani deportati dalla Repubblica Domenicana o dagli Stati Uniti, giovani che avevano comunque dei contatti fra i giovani dei quartieri che li ospitavano e offrivano informazioni sui possibili « candidati » alle rapine. Anche noi abbiamo avuto dei problemi e per un tempo ho dovuto tenere di notte la guardia armata e altri 2 giovani che sorvegliavano il perimetro della missione. Poi la cosa e andata via via scemando e ora va abbastanza bene.

Il 25 Ottobre ci sono state le elezioni Presidenziali e per la prima volta in 21 anni da quando sono qui, si sono svolte pacificamente e senza nessun grosso problema di violenza. Un buon segno di maturita direi. Nessuno dei 53 potenziali candidati ha avuto la maggiornanza assoluta e al secondo turno – che si terra il 27 Dicembre - ci vanno i primi due che hanno avuto la maggioranza di voti. La democrazia e come un bambino che cresce e poco a poco matura. Non si puo dare una casa e soldi e le chiavi di una macchina a un bambino di 10 anni e dirgli che da ora in poi si deve arrangiare da solo, cosi come non si puo pretendere che un popolo che ha vissuto in dittatura per generazioni possa da un giorno all’altro trovare un sistema democratico per crescere come societa. Forse molti problemi legati al terrorismo oggi, sono un po il prodotto di alcuni paesi occidentali che pensavano che bastava togliere un dittatore da un paese e si instaurava automaticamente la democrazia, mentre al contrario, il risultato e sotto gli occhi di tutti.
Le scuole funzionano a pieno ritmo ora dopo un paio di mesi di frequenza inconsistente dei bambini a causa di diversi problemi sociali. L’anno scolastico e cominciato ufficialmente a Settembre ma come accade ogni anno qui, ci sono volute 3 settimane prima di avere la presenza di piu del 90% dei bambini della scuola. Dall’inizio di Ottobre fino alla prima settimana di Novembre non abbiamo mai avuto una settimana completa di scuola a causa di feste, elezioni presidenziali, disordini in occasione dei risultati e come se non bastasse, il Ministero ha imposto che tutte le scuole abbiano 2-3 giorni di formazione pedagogica per gli insegnanti 3 volte durante l’anno scolastico. In quei giorni i bambini non vengono a scuola. Ecco, diciamo che e frustrante avere cosi tanti giorni dove i bambini non vengono a scuola non certo per colpa loro, o nostra. Comunque ora sembra che ci sia un po di continuita almeno fino le vacanze di Natale. La piu parte dei bambini e giovani delle scuole sono di famiglie molto povere e non avrebbero la possibilita di beneficiare di una istruzione se le scuole non fossero presenti nel quartiere.

Continua il corso di informatica per il liceo, sono sempre a disposizione i computers per le ultime due classi dei giovani della secondaria per ricerche di studio e anche gli insegnanti hanno un corso di informatica tutto per loro. Il corso di musica e artigianato sono sempre accessibili e fequentati da un buon numero di bambini e giovani cosi come il corso di cucito. Il corso di falegnameria invece non attira piu i giovani, sembra che diventare falegname non interessa piu anche qui. La Biblioteca invece, senza esagerare, e diventata un pezzo da museo. Nessuno la frequenta da tempo. Ci tengo a precisare che anche in Haiti ormai, perfino il desk-top non attira piu. Con l’avvento dei Tablet, I-pod e smartphone i giovani anche qui sono stati stregati dai social media......whatsapp, twitter, istagram e altro. Si trovano smartphone di seconda mano molto economici e anche la compagnia di telefono piu diffusa qui, ogni tanto fa entrare nel mercato qualche smartphone dai prezzi stracciati che ormai in paesi occidentali sono gia obsoleti ma qui vanno benissimo e l’accesso a internet e ormai diventato comune anche qui. E pensare che quando sono arrivato in Haiti 21 anni fa bisognava andare alla Teleco, in un locale scuro con la vernice scrostata ai muri, dove c’era l’operatrice che ti chiedeva il numero che volevi chiamare, ti mandava in una cabina e quando riusciva a contattare la persona ti urlava dall’altra parte del corridoio dicendo quale numero di bottone si doveva pigiare.
Continuiamo a prenderci cura dei nostri anziani, Dutervil Deus, Lafortune Jermaine, Mercier Sonel e Saint Fort Juliana ci hanno lasciati nel corso dell’anno, sono deceduti e spero riposino in pace dovunque essi siano. Al momento abbiamo 26 anziani ospiti qui alla missione. 26 anime nascoste e umili che si accontentano di tutto e hanno sempre un sorriso pronto sulle labbra e la pace negli occhi.

Fra il 21 Maggio 2015 e il 21 Novembre 2015 sono nati il “Village la Paix” e il“Village l’Espoir”.
Due villaggi che ospitano un totale di 40 casette di circa 55 mq ciascuna. 20 famiglie hanno gia ricevuto in dono una casetta e altrettante le riceveranno entro la fine di Novembre. 40 famiglie per un totale di circa 210-230 persone che ne beneficeranno. Madri di famiglie che nemmeno in una vita di lavoro avrebbero potuto permettersi di costruire una tale casetta.
E stato faticoso e impegnativo realizzare questo progetto ma sono bastate le lacrime di ringraziamento di una delle mamme per spazzare via questi mesi di fatica. Mi scuso per aver trascurato un po il fatto di inviare notizie e foto da Maggio a oggi ma il risultato sono i due villaggi e le 40 famiglie che avranno meno affanni nella vita e penso che anche voi potete portare un po di pazienza se i risultati sono questi.

Come al solito ringrazio tutti voi, che, in un modo o un’altro, sostenete le attivita della missione con grande generosita attraverso l’Associazione Lakay Mwen di Chieri. Non vi nascondo che la crisi in Italia accompagnata dalla svalutazione del dollaro che ormai si cambia quasi alla pari, avra delle ripercussioni negative anche qui alla missione. Non so bene come ma qualche problema ci sara. Immagino che tutti coloro che fra di voi hanno famiglia sanno bene che quando ci sono un po di problemi economici bisogna per forza stringere un po la cinghia qua e la. E quello che dovremo fare anche noi se continua cosi e allo stesso tempo bisognera raddoppiare gli sforzi per attirare piu amici nella famiglia de « Lakay Mwen » A volte i problemi vengono come ‘prove’ e sono passeggeri. Grazie cari amici per il vostro aiuto.

Non ci sono dubbi che il mondo in generale sta attraversando un periodo di tensione e ansia. Natale si avvicina ma sono tamburi di guerra che si sentono attraverso i social media che portano in un attimo nella casa di tutti tristi notizie come esodi di massa o gli orribili fatti degli attentati a Parigi, Kenya o quelli quasi quotidiani in Irak e altrove e poi c’e il fenomeno di questa orda inumana di esseri che compongono il Califfato Islamico.
Tutti segni di una poverta ben piu difficile da sradicare. La poverta che esiste in Haiti si risolve offrendo cibo, cure mediche, scolarita e un tetto per vivere......ma quella ‘poverta’, la poverta del cuore che da via libera al male allo stato puro......quella poverta e cieca e francamente, non ho la piu pallida idea di come si possa trasformare o allievare.


Un augurio di Buon Natale di pace e serenita a tutti voi, Maurizio


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