FONDAZIONE "LAKAY MWEN"
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Il mese scorso sono dovuto andare a Santo Domingo per rinnovare il
mio passaporto. C'e un Consolato Onorario Italiano qui in Haiti ma
questa volta chiedevano anche le impronte digitali e quindi la
presenza 'fisica' dell'Italiano in questione (io) era obbligatoria
presso l'Ambasciata Italiana che da qualche tempo e a Panama City.
Si, in un primo tempo mi dissero che dovevo andare a Panama
poi invece mi dissero che
un
rappresentante autorizzato a prendere impronte digitali sarebbe
venuto a Santo Domingo e che quindi sarei dovuto andare la piuttosto.
Insomma, e da un mese che sono in ballo con questo passaporto e solo
ieri ho ricevuto un messaggio dall'Ambasciata Italiana a Panama che
il passaporto sara inviato domani via DHL (a mie spese). Ecco,
racconto questa storiellina che trovo un po assurda, giusto per
parlare di un fattore o due della vita quotidiana di ognuno di noi
che ci prendono per mano nel 'cammin di nostra vita' in momenti
diversi. Fattori che possiamo considerare come fratelli e sorelle e
che sono presenti con più o meno intensità a secondo di quello che
viviamo. Gioia, sofferenza, rabbia, frustrazione, pazienza, passione,
perseveranza, sono alcuni di questi fattori cosi come ansia e
speranza che camminano in coppia e in qualche modo si complementano e
che sono presenti nella vita di tutti e in modo particolare nei paesi
più poveri del mondo, come Haiti per esempio. L'ansia di una mamma
che al mattino non ha nulla da dare da mangiare ai suoi figli e la
speranza che il giorno che comincia ne dia in abbondanza. L'ansia di
un papà che non trova lavoro e che sa che l'affitto scade fra 3 mesi
e deve trovare soldi per pagare e la speranza di trovare un lavoro
stabile che gli permetta di sostenere i suoi cari l'ansia per
qualcosa che manca o giace nell'insicurezza, e la speranza di non
sentire piu il cuore battere più forte, anche se si sa bene che sara
temporaneo il senso di sollievo perche poco importa il paese, razza,
uomo o donna, situazione sociale ecc le sorelle ansia e speranza
saranno sempre al nostro fianco nel e una stringere più la mano che
l'altra in tempi differenti. A me piace l'immagine del Presepe, fa
pensare alla pace, serenità e pienezza del momento anche se
l'immagine e nella povertà più assoluta. In questa immagine, a mio
avviso, l'ansia non esiste e la speranza si realizza in quella
pienezza del momento.
Alla missione tutto procede
bene. Le scuole hanno aperto le porte già da Settembre e quest'anno,
con
numero dei giovani ma di dar
loro uno spazio fisico più adeguato e magari di spostare gli ultimi
3 anni della scuola secondaria che sono i più importanti e anche i
più intensi in termine di orario, dal pomeriggio al mattino.
Insomma, ogni anno qualcosa di nuovo ma sempre a beneficio dei
giovani che seguiamo. Gli altri corsi professionali in generale
funzionano bene, con degli alti e bassi a secondo del corso. Per
esempio, il corso di cucito e artigianato e musica funzionano
benissimo mentre invece la falegnameria non attira più tanto i
giovani e per i corsi di informatica dobbiamo un pò forzare i
giovani a partecipare. Con l'avvento degli smartphone, che qui
costano veramente poco perche si tratta di modelli vecchi e fuori
mercato ormai in tanti paesi occidentali e che invece in paesi come
Haiti si vendono bene, l'informatica e il computer tradizionale hanno
perso quel fascino che avevano fino a un paio di anni fa. Siamo in un
mondo che evolve forse troppo velocemente non so se "evolve"
è la parola giusta. Comunque per ora funziona bene.
I nostri 26 anziani rappresentano la solita presenza silenziosa,
discreta e preziosa per la missione in generale e stanno tutti bene.
Mi piacerebbe poter dedicare loro più tempo o fare in modo di fare
delle gite a volte con loro ma purtroppo è difficile. Le loro
giornate sono scandite da cose abitudinarie e qualsiasi cosa che non
'entra' nelle loro abitudini diventa un peso.
La
situazione in Haiti è abbastanza tranquilla nonostante tutto. Lo
shock di distruzione e morte portato dal ciclone Matthew è stato in
qualche modo assimilato e....la vita continua. La mia previsione che
tante famiglie sarebbero venute in città si è rivelata sbagliata.
Non c'e stato nessun esodo verso la capitale o almeno nulla di
significativo. Si sente parlare di aiuti da parte di diverse
organizzazioni verso sinistrati di città maggiori come Jeremie o Les
Cayes ma sembra che gli aiuti non arrivano in tanti villaggi dispersi
sui monti interni del sud di Haiti. Sorprende che il Presidente
provvisorio abbia mantenuto la data delle elezioni per il 20
Novembre. Migliaia di cittadini hanno perso documenti a causa del
ciclone e perciò vediamo che succede.
Natale si avvicina e purtroppo in tante parti del mondo si vive con
un'ansia terribile nel cuore. Penso a Siria, Iraq..... migliaia di
immigrati, molti di loro obbligati a fuggire da guerre fraticide, i
nuovi barbari dell'ISIS....e penso perfino a milioni di Americani che
si ritrovano un Presidente che sembra nessuno avesse previsto (o
voluto) e invece........E penso a tante mamme e papà che fanno
fatica a sostenere i loro piccini...penso ai migliaia di disoccupati.
Ma l'ansia non è una esclusività dei paesi poveri, con intensità
differente forse ma l'ansia è ben presente anche in paesi ricchi o
cosidetti 'sviluppati'. L'ansia è appunto una compagna fedele nella
vita di tutti. Rinnovo come sempre il ringraziamento a tutti voi cari
amici di Chieri e dintorni che in un modo o un'altro continuate a
sostenere la missione e la speranza stessa per un futuro migliore nel
cuore di tutti i bambini, giovani, mamma e papà che orbitano intorno
alla missione. Il vostro aiuto discreto e silenziono solleva molte
ansie nel cuore di così tanti amici più sfortunati. Vi ricordo che
un modo per sostenere la missione senza nemmeno accorgervene e di
devolvere il 5x1000 alla Associazione Lakay Mwen de Chieri.
Ultimamente abbiamo ricevuto (per lo scorso anno) intorno 17.000 Euro
grazie al 5x1000. Più di quanto abbiamo ricevuto negli scorsi anni.
E' un modo discreto e non oneroso di donare
e la cifra che si può raccogliere è consistente.
Il mio augurio per tutti voi, cari amici, è che per Natale possiate
tutti avere l'esperienza di quella pace e serenità e pienezza del
momento del Presepe, nel silenzio di quella notte dove tutto il
creato fu presente davanti a un bimbo avvolto in fasce in una
mangiatoia
E' sicuramente un'esperienza che tiene viva la speranza dell'attesa.
Buon Natale Maurizio
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