trasmetto una mail di Maurizio relativa alla situazione in haiti dopo i cicloni.
" Solo un po' di respiro " dice una canzone di Haiti, ma forse non sarà così
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La crisi mondiale aveva ulteriormente sprofondato la gia moribonda economia del paese, aveva causato una crisi politica nel mese di Aprile e solo da qualche giorno le camere avevano retificato e approvato l'insediamento del nuovo Primo Ministro che ora avra il compito sovrumano di accompagnare il paese in questa nuova situazione di emergenza causata dai cicloni, senza contare ovviamente i problemi di 'ordinaria amministrazione' : disoccupazione, sanita, economia, infrastrutture, l'apertura delle scuole ecc....
Nel frattempo i prezzi non smettono di salire e la popolazione continua a soffrire ancora di piu e in futuro sara ancora piu dura. I cicloni hanno distrutto raccolti di riso, banane, patate, yam e altro e migliaia di capi di bestiame allevati da famiglie di provincia sono andati persi, il che vuol dire che la poverta in provincia sara ancora piu estrema e la gente continuera ancor di piu a riversarsi nella citta.
Naturalmente la situazione avra dei risvolti negativi per tutti, il malcontento della popolazione era gia arrivato ad un livello estremo. L'insediamento del nuovo Primo Ministro aveva in parte soddisfatto l'opinione pubblica ma io mi chiedo quanto riuscira a fare questa nuova amministrazione con le poche risorse a disposizione tenendo conto anche degli enormi problemi causati ora dai cicloni.
C'e un canto che si sente spesso qui nella radio, una canzoncina soffusa e melanconica il cui ritornello dice "......chiediamo solo un po di respiro, perche Haiti possa continuare a vivere.....chiediamo solo un po di respiro....."
Ecco Gianni, mi dispiace offrire una visione caotica e sofferente della situazione ma purtroppo e la realta delle cose qui. Noi siamo pronti per cominciare un nuovo anno scolare: abbiamo aggiunto banchi, preparato le liste delle nuove classi, aggiunto circa 100 bambini, riparato banchi, rifatto cortile e cucina e ripitturato le scuole. Le scuole dovevano cominciare il primo Settembre, la data e stata rinviata all'8 ma per come vanno le cose sara rinviata ulteriormente e nel frattempo so per certo che tante famiglie dei nostri bambini soffrono. Non c'e lavoro, molti figli, vivono in catapecchie e soffrono la fame vera e propria. Mi chiedo se non dovrei, vista l'emergenza della situazione, cercare di ottenere del cibo da distribuire a tutti i bambini periodicamente per le famiglie oltre ovviamente alla mensa che sara assicurata anche per quest'anno.
Bah, vediamo un po. Nel frattempo i progetti dell'ambulatorio interno alla scuola, del corso di musica e artigianato e altro stanno prendendo corpo e daremo inizio al tutto prima della fine dell'anno.
Quest'anno abbiamo aggiunto ancora un centinaio di bambini alle scuole portando il numero totale a 960 bambini della primaria, 395 studenti della secondaria, una 70ina di iscritti al corso di informatica esterno (giovani che non sono nella nostra scuola) e 60 giovani nelle professionali.
Nelle scuole impieghiamo 47 insegnanti, 6 generici e 3 cuoche e poi abbiamo altri 9 lavoratori 'generici' impiegati nella casa degli anziani e per mansioni varie, questo e per darti un'idea del personale che impieghiamo.
Le notizie su quanto riguarda i disastri causati dal ciclone Hanna non sono ancora definitive. Ci sono difficolta per via del fatto che la zona al nord di Haiti, dove c'e Gonaive, e letteralmente tagliata fuori perche le strade di accesso sono inondate e impraticabili. Non si sono ancora viste immagini alla televisione locale proprio perche non ci sono reporters capaci di raggiungere la zona in alcun modo a meno che non riescano ad andare con gli elicotteri delle UN, vediamo se oggi avremo delle notizie o immagine piu fresche. Va bene, ci sentiamo, vedo che sei in linea ma non provo nemmeno perche so che oggi non riusciro a parlare con questi programmi, ci ho provato mezzora fa a parlare con Andrea e non ci sono riuscito. CIao Gianni
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Che si fa?
Chiedo ad Andrea, presidente della associazione Lakaymwen onlus, di fare proposte
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