Sunday, December 21, 2008

S.Natale 2008 lettera di Maurizio

ciao a tutti
trasmetto pari pari la lettera di Maurizio inviata a tutti gli amici , gli adottanti e i sostenitori di Lakay Mwen

FONDAZIONE “LAKAY MWEN”Carrefou Marin, Route Sibert, BP 2632 Port-au-Prince, Haiti Tel. (509) 3640-4272 mauriziobarcaro@gmail.com

NATALE 2008

Cari amici
Sono ormai 15 anni che condivido, in occasione del Natale, uno scorcio di vita da una realtà cosi differente e quasi ogni anno non manco di farvi una lista di miserie, sofferenze, catastrofi ecc….
Il 2008 non è esente da tali sinistre cronache.
In Aprile c’e stata una mezza rivoluzione per via del vertiginoso aumento dei prezzi di benzina e beni di consumo, subito dopo e caduto il governo e ci sono voluti 3 mesi, pieni di tensione e paura, prima che un nuovo Primo Ministro fosse approvato. Fra Agosto e Settembre 4 uragani maggiori, uno per ogni weekend, si sono abbattuti sull’isola causando inondazioni, morte e distruzione un po ovunque.
A Novembre una scuola qui in città e crollata, bilancio : piu di 100 bambini deceduti e 150 feriti. Il tutto e servito a far sprofondare ancora di piu il paese nel suo personalissimo baratro senza fondo.
Ripenso per un attimo ai bambini nati 15 anni fa, cioe da quando sono in Haiti, e provo ad immaginare come siano cresciuti. Miseria e privazioni, violenza e odio, sporcizia e desolazione, ansia e paura……ecco alcune delle compagne che hanno avuto dai primi anni di vita. Il nucleo familiare della maggior parte di loro e spesso composto da madre, tanti figli avuti con piu compagni e con qualche parente in difficolta di ‘passaggio’ la figura paterna e per lo più assente. Vivono in baracche di fortuna fatte di legno, lamiera, terra battuta e, i piu fortunati, di mattoni grezzi ma quasi sempre con un tetto di lamiera. Locali di 4mq in cui c’e spazio solo per un letto, un tavolo e qualche sedia e un rudimentale scaffale. Locali in cui di notte vi dormono fino a 10-12 persone. La vita si svolge fuori dalle ‘case’ che servono solo per dormire e tenere le poche possessioni. Ecco, in un contesto del genere mi chiedo come questi bambini possano crescere con sani principi etici e morali quando la priorita e sopravvivere e mangiare. Mi chiedo come possano a un certo punto porsi la domanda « cosa faro da grande » se non si e sicuri nemmeno per la sopravvivenza dell’oggi e mi chiedo se, quando, e quanti di loro riusciranno a spezzare le catene che li imprigionano in quel circolo vizioso di miseria e poverta.
Per tutti questi bambini le nostre scuole rappresentano un punto di riferimento sicuro e una speranza concreta per un futuro migliore. Nel caos della loro realta quotidiana hanno cosi qualcosa su cui possono contare. Qualcosa che li guida, che cerca di formarli come persone, che porta un po di luce nel cammino della loro vita e che li protegge anche dai pericoli che incontrerebbero se fossero lasciati a loro stessi.
Come i Re Magi del Vangelo, tutti abbiamo bisogno di una ‘luce’ sul cammino e di una stella che ci guidi ad essa. Il bimbo che divenne luce per le genti di generazione in generazione non a caso nacque povero in una vecchia baracca (stalla ?mangiatoia ?grotta ?.....) e insieme alla salvezza ha portato alle genti una compagna indispensabile nel cammino della vita, la speranza.

Dalla missione :
Malgrado le difficolta, i nostri progetti continuano a svilupparsi. A parte le due scuole primarie (900 bambini) e la secondaria (400 studenti) abbiamo anche i corsi professionali di falegnameria (50 ragazzi) e cucito (50 ragazze) e continua il corso di informatica sia per i nostri studenti della secondaria che per giovani del vicinato. Tutti i bambini delle scuole primarie, oltre alla scolarita, hanno anche a disposizione tutto il necessario : libri, uniforme, zainetto, materiale vario e un pasto giornaliero.
Ora stiamo allestendo un locale per un corso di musica ed e in fase di realizzazione il progetto ‘ambulatorio ottico’ il cui fine e appunto quello di garantire una visita oculistica a tutti i nostri bambini e giovani e dotare di occhiali coloro che ne hanno bisogno. E al vaglio anche la costruzione di una sala polifunzionale nella quale, oltre a riunioni, proiezioni e piccole rappresentazioni teatrali, si potranno allestire delle Messe Domenicali. Una scuola dovrebbe formare i bimbi non solo intellettualmente e culturalmente ma anche sotto un punto di vista spirituale.


Continuiamo a prenderci cura dei nostri anziani che, silenziosi, discreti e mai pretenziosi, rappresentano il nostro tesoro nascosto. La maggior parte non ha famiglia o ne ha perduto le tracce, alcuni vengono da famiglie estremamente povere del vicinato. Grazie alle attivita della missione 67 persone hanno un lavoro e sostengono le loro famiglie. La missione e ormai diventata un ‘microcosmo’ nella zona intorno alla quale orbitano tante persone.
Nell’arco dell’anno abbiamo avuto, in tempi differenti, la visita di 12 Italiani che sono venuti a condividere un po di vita di missione con noi. E stata un’esperienza costruttiva averli con noi e spero con il tempo di riuscire a raccogliere fondi per costruire uno spazio adatto per accoglierli.
Tutti voi che sostenete i bambini delle scuole, avrete ricevuto negli ultimi mesi le pagelle dei bambini. Considerando il contesto nel quale questi bambini vivono, abbiamo ottenuto dei buoni risultati, sopratutto nelle classi che hanno affrontato l’esame di Stato. Secondo me i risultati sono necessari ma non essenziali. Il fatto che il bambino sia protetto e accompagnato sopratutto dai 6 ai 12 anni e molto piu importante. Nel corso degli anni diversi bambini hanno lasciato la scuola (quasi sempre perche la famiglia si trasferisce in altra zona lontana) ma noi finora non ne abbiamo cacciato nessuno cercando invece di discernere il meglio per ognuno di loro e grazie alla scuola secondaria e ai corsi professionali possiamo indirizzarli a secondo del caso.

Sostenere tutte queste iniziative non e facile. Le entrate delle adozioni a distanza sono una garanzia ma per alcuni dei progetti (professionali, informatica, anziani, mantenimento della cucina…) ci affidiamo per lo piu a offerte libere e a delle inizative come i mercatini allestiti dai miei amici di Chieri (TO) che da due anni hanno fondato la ‘ASSOCIAZIONE LAKAY MWEN ONLUS’ legalmente riconosciuta in Italia. Fino a qualche mese fa riuscivamo a far quadrare il bilancio senza troppi problemi ma a causa di questa crisi mondiale, la gente fa piu attenzione a come spendere il danaro e le offerte libere si sono ridotte. E una cosa comprensibile e quindi mi sto dando piu da fare per trovare piu amici disposti ad aiutare. Haiti e un paese estremamente povero dove, da quando si parla di recessione e crisi in tutto il mondo, la gente patisce veramente la fame. I prezzi dei beni di consumo di prima necessita (riso, fagioli, olio, farina) sono raddoppiati se non triplicati nel giro di 6-7 mesi. Per sopravvivere la gente non sa piu cosa fare. Molte famiglie dei miei bambini mangiano un giorno si e uno no. Sono sicuro che se non fosse per la presenza delle forze internazionali, disordini civili e delinquenza dilagante sarebbero all’ordine del giorno.

Comunque, in tale clima di sofferenza e miseria, noi cerchiamo di mantenere viva quella speranza di cui tutti hanno bisogno per vivere. La missione di giorno e un centro vivace e frizzante nel quale sorrisi, giochi e voci dei bambini si mescolano ai sorrisi pacati e sereni degli anziani creando un’oasi di serenita.
Di sicuro non risolveremo nessun problema sociale di questo paese ma la nostra presenza dona pace e speranza ai nostri amici e in tutto questo ringrazio anche voi che rendete possibile tanto operato.





BUON NATALE da noi tutti, cari saluti Barcaro Maurizio

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