“Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo al ricordo di Sion.
Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. “ Salmo 137.
Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. “ Salmo 137.
Nell’arco di
meno di 3 mesi, il mondo intero sta vivendo una nuova epoca. Un momento che
probabilmente sara ricordato come il prima e il dopo coronavirus. Da una vita
frenetica, materialista, consumistica dove Dio e stato messo da parte, perche
serviva a poco, ci ritroviamo sulla sponda del fiume di Babilonia, soli con noi
stessi con le acque del fiume che scorrono come i ricordi dei giorni passati e
abbiamo tanto tempo per far rivivere questi ricordi nel cinema senza limiti
della nostra mente.
Il mondo intero e
in “metastasi”, questo virus si diffonde velocemente e porta con se morte,
distruzione e sofferenze. Improvvisamente scopriamo quanto fragile sia
l’umanita intera, quanto impotenti siamo di fronte alla natura, costretti a sventolare
insicuri come fuscelli al vento, in
balia della furia della sua rabbia.
Siamo la, sulla
sponda del fiume, ognuno con il suo penoso carico di sofferenza e ansia e paura,
soli con noi stessi e i nostri ricordi. In poco meno di 3 mesi i “numeri” di
morti e contagiati sono sbalorditivi e il problema e che il contagio continua a
propagarsi come un fuoco di paglia e quel non sapere quando finira e cosa
provochera in futuro, moltiplica ansia e paura per cento.
Le tante
‘certezze’ della vita ‘normale’ costruite con sacrifici negli anni....... spazzate
via in un batter d’occhio.
Seduti sulla
sponda ci chiediamo come poter ritornare a suonare e cantare, come poter
ritrovare la terra promessa che credevamo di possedere, come poter asciugare il
pianto dei cari che ci circondano, come consolare le vedove e donare un sorriso
ai figli. L’umanita intera e in Quarantena.
Siamo tutti seduti sulla sponda del fiume piangendo, ognuno a modo suo.
Mancano 20
giorni alla Pasqua e spero proprio che poco a poco diminuira il numero delle
persone contagiate e i morti. Inutile star qui a cercare di esaminare i perche
e lanciare accuse o opinioni di come la crisi poteva essere gestita
meglio.......con il senno del poi siamo tutti saggi e lungimiranti. I pianti non sono ancora finiti purtroppo,
tante persone che conosco sono dirette vittime di questa ‘piaga’ e a dire il
vero, a nessuno sara risparmiato il pianto, in questo tempo tenebroso dell’umanita
. Nutro comunque la speranza che da qui alla
Pasqua ci siano segni positivi per un ritorno a una nuova 'normalità'
quotidiana. In questo caso la Pasqua acquisterà tutto il suo valore e
significato che ha da sempre e la potremo festeggiare come una vera
rinascita.
“Sui fiumi di
Babilonia, là sedevamo piangendo al ricordo di Sion.
Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. “ Salmo 137.
Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. “ Salmo 137.
Uniti nella sola cosa che puo unirci
in tempi cosi difficili. La preghiera.
Maurizio
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