Sunday, May 31, 2020

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Carissimi,
Sono ormai piu di due mesi che la vita di tutti i giorni del mondo intero e stravolta dal passaggio del Coronavirus. Un passaggio lento e inesorabile del  quale non siamo ancora pronti a tirare le somme ma che ha gia devastato quasi tutti i paesi del mondo. Non si parla di altro e mi sembra logico. Media e social network ci bombardano con ‘breaking news’ 24 ore al giorno generando ovviamente anche paura e ansia fra la gente. Dibattiti e pannelli di esperti in TV, radio, gruppi su social dicono tutto e il contrario, governo e responsabili di altri partiti si accusano a vicenda puntando il dito sui ‘se’ e i ‘ma’ in infinite diatribe mirate anche a usare il coronavirus per fini personali di politici imbecilli (secondo me) che sanno tutto con il senno del dopo.
E in mezzo a tutto questo c’e la gente comune che e obbligata a stare a casa, che sta perdendo il lavoro, che vedono sacrifici fatti nel corso degli anni sparire in fumo in un paio di mesi, che scoprono che il futuro non offre sicurezze e per chi ha famiglia e un peso opprimente da portare.
Non sono in Italia ma immagino la frustrazione della gente, obbligati alla quarantena. SI accusano i cinesi, i politici, le autorita, la mafia, il vicino che cammina nel cortile senza mascherina e persino il Papa perche non riesce a far sparire il corona con le preghiere.
Siamo in balia di una tempesta su una barca in mezzo al mare che non possiamo controllare. Caos, panico e ansia sono le compagne sul sentiero della vita ora e non c’e parola magica o preghiera  immediata che possa sedare questa tempesta.  Avere una certa pace interiore nel mezzo di una tempesta non e cosa facile. L’umanita ha sempre avuto in se quella innata ricerca di spiritualita nella vita. Le Religioni sono un’espressione viva di questa ricerca.  La fede porta di fatto pace interiore e forse siamo in un momento dove, fra tante altre cose, dovremmo anche lasciare che la fede torni a giocare un ruolo nella nostra vita quotidiana.
La dove la logica non puo nulla, lasciamo che l’apparente illogicita dell’arrendevolezza e della preghiera dia pace allo spirito. Affrontare una tempesta con serenita e molto differente che affrontarla con panico nel cuore. A ognuno di trovare cosa porta pace al cuore.     
Qui in Haiti la situazione Corona e sempre molto limitata, 180 casi confermati e solo 12 persone decedute  in due mesi.  Speriamo che continui cosi. Non mancano in Haiti uccellacci del malaugurio, anche della Chiesa e di diverse realta missionarie, che scrivono articoli avvertendo che il peggio deve ancora venire, che ci saranno migliaia di morti e carestia ecc...ecc.....  Io cerco di essere realista e ottimista, se in due mesi dai primi due contagiati non c’e stato un contagio di massa, come invece e avvenuto in tanti paesi europei e america, non ci sono segni che arrivi il finimondo. Insomma, andiamo avanti con la vita giorno per giorno con la speranza che per una volta Haiti sia risparmiata da ulteriori prove e 'piaghe' d'Egitto.

Quindi, il contagio e contenuto, il cibo essenziale non manca nei mercati o magazzini, le lotte fra bande si e un po calmata ultimamente e questo gioca per il positivo. Ma la povertà e sempre grande fra le masse dei poveri e la moneta locale si sta svalutando ulteriormente da un paio di settimane, e questo e piuttosto negativo.   Qui alla missione le scuole continuano a restare chiuse e non si sa fino a quando. Abbiamo i 25 anziani che vivono alla missione e quindi siamo tutti in un regime di quarantena, nessuno esce e nessuno entra. Ma ci sono 5 lavoratori che vivono a due passi della missione che vengono al mattino e se ne vanno la sera.....bisogna cucinare per gli anziani e tenere pulite le casette dove vivono.  Nelle strade invece sembra che tutto sia come prima. Tantissima gente ai mercatini, sulle strade, ammassati nei taxi locali e nei piccoli bus privati. Impossibile di imporre una quarantena stile italia qui. Troppa gente vive alla giornata grazie ad attività  di manovalanza o compra/vendita al dettaglio o altro. Se la gente non esce, le famiglie non mangiano......letteralmente.

Sono molto addolarato per quanto sta succedendo in Italia. E uno dei paesi piu colpiti e purtroppo, fin quando non ci sara un vaccino, vivere diventera molto piu laborioso, lo e di gia a dire il vero.  Vero che calano i contagi e i decessi ma piuttosto lentamente. Ieri 165 decessi........in altri tempi sarebbe stata una 'breaking news' di dimensioni catastrofiche e invece ora e quasi una buona notizia che "solamente" 165 persone siano morte !!!!!   

Il mondo intero e in balia di questa tempesta di questa unica esperienza che ci e data da vivere. Sono convinto che un giorno tornera una certa ‘normalita’ in tutti i paesi del mondo, purtroppo l’umanita ha una memoria corta e se tornare alla ‘normalita’ significa vivere come si faceva prima del coronavirus, allora vuol dire che  non avremo capito proprio niente

Il mio augurio e che ci sia dato di vivere questo momento con dignita e speranza. Un ricordo in particolare per tutti coloro che hanno perso dei cari o che hanno tante difficolta causate appunto dal passaggio della tempesta.

Cari saluti, Maurizio

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